Villa Ottolenghi Wedekind

Il "progetto Adamo ed Eva" nasce durante i lavori di restauro del mausoleo nel 2014, quando a sorpresa si è rinvenuto un manufatto in gesso nei sotterranei. Il Sig. Invernizzi Vittorio, nuovo proprietario di Villa Ottolenghi Wedekind ed animato dallo stesso spirito dell'"aedificamus fidenter" dei coniugi Ottolenghi, intuì che in quel "cumulo di gesso" era racchiuso un tesoro. Malgrado il pessimo stato di conservazione, si capì che si trattava dello stampo in negativo, utilizzato per la copia in bronzo e conglomerato, dell'opera "Adamo ed Eva" eseguita da Arturo Martini nel 1931 in pietra di Finale Ligure, su commissione di Arturo Ottolenghi ed Herta Von Wedekind, come completamento del "pozzo scultura". Il Prof. Luciano Formica, docente di restauro lapideo dell'Accademia di Belle Arti di Brera, chiamato per verificare lo stato di conservazione dello stampo in gesso, ne confermò l'originalità e l'urgente necessità di restauro. Nell'aprile del 2014, presso i laboratori di restauro dell'Accademia di Brera, ebbe inizio il meticoloso recupero (in totale 359 frammenti) ad opera del laureando Antony Cerruti. La replica in gesso dell'Adamo ed Eva, eseguita nel 2015 da Antony Cerruti, è posizionata nella magnifica Sala delle Pietre, contribuendo a far rivivere quel sogno di Eden che è Villa Ottolenghi.